Guardo il passato senza giudicarlo e il futuro con entusiasmo
Un animo delicato, ma tanto solare. Capelli lunghi e un bellissimo sorriso. Alessandro, 35 anni, è laureato in scienze economiche ed è uno specialista di economia comportamentale: studia le motivazioni che ti spingono a scegliere qualcosa in base alle emozioni personali suscitate dalle condizioni di incertezza della vita. Ha un vissuto complicato, per via della Neurofibromatosi. Ma oggi è un uomo sereno, che guarda al passato negli occhi, senza giudicarlo troppo.
“Mi sono vergognato tanto in passato e adesso mi vergogno di essermi vergognato. Vergognato di vivere, prevalentemente. Ho vissuto episodi di bullismo che mi hanno fatto essere un introverso. Ma la mia natura è estroversa e quindi ho cacciato fuori il mio vero me stesso”.
Ha scoperto di essere affetto da NF1 a sei mei d’età per una mera casualità. “Un amico di famiglia mi stava guardando sotto l’ombrellone e ha riconosciuto le macchie caffellatte. I medici le hanno contate: erano 8. Nell’89, la Neurofibromatosi non era una malattia conosciuta. Andammo a Pavia a fare la prima Risonanza Magnetica. Di lì, ci mandarono a Parma dal Prof. Paolo Balestrazzi, che si appoggiava all’ambulatorio di Lecce. All’epoca, l’unica opzione terapeutica era quella chirurgica. Io ho subito 18 interventi. Il primo a Parma, a 5 anni, per la rimozione di un neurofibroma sulla gamba sinistra. Il secondo a Lecce, sul fianco”.
Il bullismo, quindi. “Oltre ad avere le macchie caffelatte sono rossiccio e ho le lentiggini tipiche dei rossi. Da piccolo mi chiamavano ‘dalmata’. Qualche bambino più cattivo mi chiamava tumore” Nonostante questi episodi, Alessandro tiene duro e sceglie di non parlarne troppo in famiglia. “Non parlavo molto a casa. Lo facevo solo quando la cosa diventava eccessiva. Finché si trattava di offese verbali non reagivo”. Per fortuna, la sua comitiva di amici lo fa sentire al sicuro e trova il modo di gestire gli episodi di bullismo, che suo malgrado, si protraggono nel tempo. “Avevo la mia sfera di amici, con i quali si annullava tutto. Quando stavo con loro, mi importava poco delle offese. Ma ogni ambito della mia esistenza veniva condizionato dal comportamento della gente: la scuola, il mare, le vacanze. Quando incontravo i bulli, ero costretto ad avere a che fare con loro e non trovavo un attimo di pace. Ma avevo anche chi mi difendeva. Preferivo stare con le ragazze. Ma ci sono state anche ragazze cattive. Quando sei in gruppo, o obbedisci alla legge del branco oppure diventi una vittima”.
Qualche tempo fa, Alessandro ha partecipato ad un quiz televisivo. Una sorta di rivalsa verso il bambino timoroso che è stato. “A me la televisione italiana piace poco, ma i quiz sono coinvolgenti e li seguo a cena. Volevo partecipare sia ad Affari tuoi, che a Chissà Chi è. L’ho fatto per mia sorella. Siamo stati ad entrambi gli show. Durante il provino, ci hanno chiesto di cantare e di ballare. Ci siamo fatti conoscere per quelli che siamo. Ci siamo divertiti. Dietro le quinte c’è un mondo affascinante. Tante persone che muovono tutto”.
Impossibile non notare la sua affabilità e la solarità che colora tutte le sue risposte. Ispira entusiasmo e fiducia. Gli chiedo come faccia a gestire le sfide legate alla patologia. Lui mi risponde: “Io ho deciso di dedicare alla NF un periodo preciso durante l’anno. Dopodiché, non deve più essere un faro guida. Lo so che ce l’ho. Ormai sono 35 anni. A volte si fa risentire. Adesso mi sto allenando e vedo che ci sono delle cose che non posso fare. Per esempio, alla gamba sinistra ho un deficit e non posso più correre perché hanno raschiato una parte del nervo. Pazienza. Almeno cammino. Sono stato anche in sedia a rotelle. Il periodo degli interventi è stato intenso e difficile perché è durato molto tempo”.
Spaziando nei desideri per il futuro dice: “Io amo molto il mio lavoro in banca. Sono un appassionato di finanza e di economia. Quando mi chiama il cliente innervosito, riesco a mantenere la calma. Devi essere anche un po’ psicologo, nel mio lavoro. Il cliente è una persona e non dobbiamo mai dimenticarlo. Ultimamente, sono incuriosito dall’attività di formazione”.
Non mi meraviglia sentire quali sono i suoi hobby e i suoi interessi. “Tutto ciò che è il mondo nerd. Manga, cartoni animati. Ho fatto il cosplayer. Durante il covid ho fatto da animatore per i colleghi. Con una mano facevo la tesi e con un’altra facevo tik tok”.
Intervista di Valentina Salvo