Ciao a tutte/i,
la dott.ssa Simona Tironi, consigliera della Regione Lombardia, ci ha inviato in data 30 giugno i riferimenti per l’ incontro in videoconferenza con ANDEL – Agenzia Nazionale Disabilità e Lavoro Agenzia non profit per il giorno 6 luglio 2021 come ci aveva promesso in un precedente incontro.
Il giorno 6 luglio siamo in video collegamento la dott.ssa Tironi, il dott. Enrico Seta Presidente di ANDEL, il nostro Responsabile Regionale Vincenzo Orlando, la nostra Angiolina Sabatti ed io.
ANDEL Agenzia Nazionale Disabilità e Lavoro- andelagenzia.it · Organizzazione no-profit
Dopo una breve introduzione in cui la dott.ssa Tironi fa le presentazioni la parola passa al presidente dott. Seta di ANDEL che si scusa per la mancata presenza del Direttore Generale Marino Bottà e ci racconta di come sia nata la sua Associazione da quando, per esigenze lavorative riguardanti la stesura di leggi si confrontava e scambiava idee con Marino Bottà e, tra i vari temi trattati, è emerso quello dell’ inserimento lavorativo dei disabili (anche il figlio di Seta è affetto da malattia rara).
Hanno creato 4 mesi fa l’ ANDEL perché conoscono bene le problematiche che ci sono sul campo per l’ attuazione della legge 68/99, della sensazione di frustrazione nel constatare che non funzionerà mai e che purtroppo le strade per la ricerca del lavoro dei disabili passano per il “peggiore” clientelismo o qualche amico e/o parente e la mancanza di risposte da parte della pubblica amministrazione .
Anche le Associazioni sono impotenti e, con i mezzi che hanno, non possono prendersi in carico il problema.
In Italia manca un vero e proprio operando in sussidiarietà con l’ ufficio collocamento che la legge 68 di per se è una buona legge impostata sul collegamento mirato ma l’ amministrazione pubblica non interagisce ne tra le varie amministrazioni pubbliche (ogni regione fa da sé) ne con l’ esterno.
La pubblica amministrazione e gli uffici di collocamento non hanno slancio, non c’ è un focus sul singolo disabile, non esiste un lavoro di valutazione di analisi sulla singola persona con un sistema chiaro e codificato per tutti.
Poi c’ è tutta la parte sul datore di lavoro dove andrebbe selezionato il lavoro che è meglio per il disabile ma anche quello che porterebbe un vantaggio al datore di lavoro.
Gli uffici di collocamento, in cui si recano anche i disabili, sono pochi e con una mancanza cronica di personale e l’ unica cosa che riescono a fare è riempire dei database di alcuni dati ma non riescono a fare altro ed è subentrato un senso di scoramento, questo fa sì che in alcune regioni non si riescano più neanche ad avere le liste per l’ inserimento al lavoro dei disabili, manca totalmente una struttura amministrativa che se ne occupa.
ANDEL riuscirà a fare quello che non riesce a fare la pubblica amministrazione?
La parola passa a Vincenzo Orlando che ha raccontato la propria esperienza in merito anche alla sua attività di volontariato al sindacato ma rimane un pò scettico in quanto dice che in questo momento per lui è difficile per chiunque trovare lavoro perché lavoro non ce n’ è a causa di numerose crisi aziendali.
Poi ha parlato Angiolina Sabatti portando anche lei la sua esperienza personale e che per i nostri malati ci vorrebbe un punto d’ informazione a cui potrebbero rivolgersi per trovare una soluzione ai loro dubbi e problemi sull’ inserimento lavorativo.
Anche il mio intervento parte dalla mia storia personale dove mia figlia, tra mille difficoltà ma con determinazione, sta entrando nel mondo del lavoro ma che l’ esperienza con l’ ufficio di collocamento mirato non è andato più in là dell’ inserimento dei suoi dati personali, di un paio di corsi generici e poi più nulla.
Riprende la parola il dott. Seta dicendo che al momento il nostro sistema produttivo produce pochi posti di lavoro e che mancano formazione e politiche attive ma che non è d’ accordo sul fatto che se mancano i posti di lavoro per i sani figuriamoci per i malati e qui ci spiega che lavoro fa l’ ANDEL e che supporto danno:
– accordi con Associazioni come la nostra
– modalità specifiche con ogni Associazione
– non prendono in carico persone disabili ma partono dalle aziende per individuarle ed andare ad offrire loro consulenze per l’ inserimento dei lavoratori con la legge 68 offrendo loro la possibilità di consultare database dove reperire i profili più adatti alle loro necessità
– iscrizione singola persona disabile con caricamento curriculum vitae nel database costo € 10
– intervista fatta da personale qualificato alla persona inserita nel data base per capirne il potenziale
– data base informativo e strutturato da personale esperto
– quando c’è un’ offerta di lavoro si propone all’ azienda una rosa di candidati con caratteristiche che potrebbero fare al caso loro
– sperimentazioni adozione lavorativa
– convenzioni ex articolo 14 decreto Biagi
– programmi personalizzati sulla persona disabile che offrirebbe al datore di lavoro specifiche “particolarità” per un collocamento appropriato
– collaborazione con aziende per servizi presso altre aziende
– partecipazione a progetti e bandi (già fatto in Sardegna, Roma e Calabria)
– sensibilizzare il mondo politico e i ministri competenti tramite iniziative come proposte ed audizioni proponendo maggiori investimenti nel mondo lavorativo a favore dei disabili fatte anche su mandato delle Associazioni.
– diventare il braccio esecutivo per la ricerca del lavoro.
Il dott. Seta ci propone, in questa fase conoscitiva, di visitare il loro sito www.andelagenzia.it per poi, se interessati, iscriversi al data base sia come Associazione che come singola persona che ANDEL continuerà a presentare emendamenti su ogni singola legge che riguardi il collocamento disabili portando dati reali e che hanno in ballo un progetto per 54 ragazzi che dovranno avere un colloquio per il loro orientamento lavorativo.
ANDEL ancora non ha la forza e i numeri per trovare a tutti il posto di lavoro e che in ogni caso si rendono disponibili per portare avanti con la loro consulenza eventuali progetti delle Associazioni interessate che è importante offrire una opportunità a chi fosse interessato.
A questo punto è finita la videoconferenza ci salutiamo e ringraziamo tutti quanti con la promessa di rivederci e risentirci.
Un ringraziamento ad Erika Zadra per l’ impaginazione dell’ articolo.
P.S. La mia opinione è che il progetto è sicuramente importante ed innovativo che potrebbe portare in futuro delle opportunità ai nostri malati e che sicuramente troveremo il tempo nel prossimo Consiglio Direttivo di parlarne per decidere la linea migliore da seguire.
Un abbraccio a tutte/i.
Antonello Corbetta, Consigliere ANF
testo: Antonello Corbetta